Spettacoli per le scuole dell'infanzia e primaria

 

PRESENTAZIONE

La compagnia dell’ Ass. Cult. Mab, propone per la scuola dell’infanzia e  primaria gli spettacoli:

“Giustina la fatina” spettacolo sui diritti dei bambini (adattabile anche al periodo epifania)

“La vera storia dell’orco Giò” (anche in versione natalizia: “Il Natale dell’Orco Giò”)

“I biscotti di Natale”

 “La Fatina Natalina” spettacolo natalizio tratto dalla favola di Charles Dickens “Canto di Natale”

“Carnevale …  lo scherzo vale” spettacolo dedicato alle maschere di carnevale.

“Alla ricerca di Arlecchino” spettacolo dedicato alle maschere di carnevale e Mangiafuoco.

“Giaggio va in vacanza” spettacolo ispirato alla storia Zeb e la scorta di baci

 

LA VERA STORIA DELL’ORCO GIO’ (Sinossi)

 

TESTO FINALISTA ALLA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO “PRIMA DELLA PRIMA…LA SCRITTURA” INDETTO DA ISTITUTO TEATRALE EUROPEO E PATROCINATO DA
ROMA CAPITALE SECONDO MUNICIPIO.

 

Due bambini, Ubi e Oli, sono nella loro cameretta con i loro giochi preferiti.

Oli però, ha letto sul giornale che il terribile Orco Giò, devasta i giocattoli di tutti i bambini e le vetrine dei negozi di giochi. Tutti hanno paura! Perfino il sindaco ha dichiarato in un’intervista che nessuno potrà più giocare finchè l’Orco non sarà catturato.

Oli, piena di idee e inventiva convince il suo amico Ubi a trovare il coraggio per parlare con l’Orco Giò.

Così, i due piccoli protagonisti si avventurano e dopo aver superato non poche paure, scoprono che Giò non è poi così cattivo come tutti pensano. Non sa relazionarsi con il mondo, è solo maldestro, ecco perché distrugge tutto ciò che tocca.

Ubi e Oli si offrono così di aiutarlo  a non combinare guai insegnandogli e a non spaventare le persone. Ad operazione conclusa lo invitano a casa per giocare insieme.

Proprio in quel momento, la mamma apre la porta della loro cameretta e si trova davanti …. un’amicizia inseparabile. 

Lo spettacolo è disponibile anche in versione natalizia con la presenza di Babbo Natale che si intratterrà con i bambini e le bambine ritirando le loro letterine.

 

I BISCOTTI DI NATALE (Sinossi)

Astiolina assaggiatrice di biscotti, è morsa dalla bramosia di ricchezza e popolarità, ma gli affari del suo famoso biscottificio vanno sempre peggio.

Suo fratello Krumiro, bislacco e dislessico cerca di farla ragionare: se vuole diventare ricca davvero deve aprire le porte del biscottificio, almeno il giorno di Natale come vuole la tradizione! Ma Astiolina non gli dà ascolto e lo svilisce per il suo strano modo di parlare. Il conflitto fra i fratelli si fa sempre più aspro fino al licenziamento di Krumiro che ora non può più fare nulla…Il biscottificio chiude.

Un’ultima opportunità è regalata ad Astiolina da una vecchia conoscenza di famiglia, l’elfo Canestrello che le propone una ricetta magica che garantisce ricchezza e popolarità, in cambio dei suoi nuovi amici aiutanti, i bambini.

-Astiolina è difronte alla scelta: La ricchezza promessa da Canestrello o la ricchezza del sorriso dei bambini?

 
LA FATINA NATALINA (Sinossi)

E’ la storia di un uomo avaro, il signor Amilcare, che vive con la sua gatta in una casa fredda e buia . Non ha tempo per gli amici, né per parlare con i bambini e le bambine, pensa solo a lavorare e ad accumulare denaro, ma soprattutto è scorbutico e borbottone con tutti specialmente con la sua segretaria. Sara’ la sua gatta che con la complicità della fatina Natalina, lo accompagnera’ in un divertentissimo e rocambolesco sogno ed al risveglio, il signor Amilcare si trovera’ a fare una scelta: diventare buono…o passare guai!

Alla fine dello spettacolo il signor Amilcare, i bambini e le bambine della scuola, riceveranno la visita del super impegnato Babbo Natale, al quale potranno lasciare letterine e pensieri.

 
GIUSTINA LA FATINA

Rivisitazione per tutte le stagioni di La Fatina Natalina. In questa occasione la nostra fatina della giustizia aiuterà la gattina Teresa a far rispettare al suo burbero padrone signor Amilcare il suo diritto di essere amata e rispettata!

 

CARNEVALE … LO SCHERZO VALE (Sinossi) 

Lo spettacolo è interattivo e coinvolge bambini e insegnanti.

Questa spettacolo è costruito con un insieme di lazzi, scherzi e gag, e può diventare occasione importante per le prime forme di drammatizzazione e di recitazione. Lo scopo della messa in scena è aiutare i bambini riconoscere le caratteristiche di alcune maschere italiane come Arlecchino, Pulcinella e Colombina, ma anche Brighella e le maschere della tradizione popolare romana come Meo Patacca e Rugantino ed insieme a loro si sperimenteranno in alcuni passi tipici della Commedia dell’arte, in filastrocche e nella danza della tarantella.

Anche se oggi il carnevale si festeggia con maschere moderne, non vogliamo infatti dimenticare la tradizione della commedia dell’arte, genere teatrale nato nel 500 in Italia, dal quale prendono spunto i principali lazzi del nostro spettacolo.

La storia è quella delle tre maschere più importanti, Arlecchino, Pulcinella e Colombina, che non vogliono essere dimenticate e per questo girano per i teatri e nelle scuole e cercano di raccontarsi ai bambini ma non riescono a farlo senza litigare. Sarà l’astuta Colombina, con l’aiuto dei bambini a far fare pace ai due attaccabrighe per poter andare avanti nello spettacolo e festeggiare insieme il carnevale.  Ma ad amicizia riconquistata, i due non smetteranno di combinare guai…e questa volta a discapito di una maestra!  

 
ALLA RICERCA DI ARLECCHINO (Sinossi)

 

Nel camerino di un vecchio teatro, Pulcinella si prepara allo spettacolo.

Colombina si precipita da lui molto preoccupata perché ha saputo che Arlecchino verrà bruciato da Mangiafuoco così come tutte le altre maschere della commedia dell’arte. Sono infatti le maschere più vecchie del teatro di Mangiafuoco e non piacciono più ai bambini che non vanno a vedere i suoi spettacoli.

Entrambi hanno paura ma non possono abbandonare il loro amico.

Colombina piena di idee e inventiva convince Pulcinella a trovare il coraggio per parlare con Mangiafuoco e salvare l’amico.    

Così, i due si avventurano e dopo aver superato non poche paure, scoprono che Mangiafuoco non è così cattivo come tutti lo descrivono, è solo che lo hanno disegnato così. Non ha buone maniere, è rude. Non sa relazionarsi con il mondo che lo circonda e non sa gestire le sue emozioni … specialmente la fame!.

Colombina e Pulcinella si offrono così di aiutarlo  ad imparare le buone maniere insegnandogli a non spaventare le persone.

Ad aiutarli in questa audace impresa, saranno i bambini intervenuti allo spettacolo.

Ma intanto che fine ha fatto Arlecchino? Sarà stato bruciato nel fuoco?

Tra salti e lazzi appare la maschera bergamasca e ….inizia la festa.

 

GIAGGIO VA IN VACANZA (sinossi)

 E’ ispirato al racconto di “Zeb e la scorta di baci”.

E’ uno spettacolo interattivo per la scuola dell’infanzia e la prima classe della scuola primaria  (3/6 anni).

E’ una drammatizzazione semplice per accompagnare, rassicurare e incoraggiare  un passaggio di crescita.

Adatto sia a inizio anno per aiutare l’inserimento scolastico, ma anche a fine anno per sostenere il passaggio verso la crescita con la chiusura della scuola e le vacanze estive.  E’ quindi perfetto per tutti i bambini che si preparano ad affrontare un momento delicato di cambiamento, del  distacco dai genitori, dagli amici, dalle maestre.

Attraverso la storia di GIAGGIO si suggerisce ai piccoli che mamma e papà restano accanto a loro anche nei momenti in cui sono fisicamente lontani. A questo riguardo, non è meno importante che lo spettacolo interattivo mostri ai bambini e alle bambine che i loro timori sono spesso anche quelli dei loro coetanei e che fare amicizia e sentirsi solidali può aiutare a superare insieme le difficoltà.

La storia è quella di un bambino, Giaggio appunto, che a fine anno scolastico è pronto e felice per le vacanze.

Ma presto scopre che le lunghe giornate senza scuola possono avere dei momenti di vuoto nei quali si sente la mancanza dei genitori e addirittura delle maestre! Per fortuna Giaggio ha con sé una scatola piena di baci che hanno preparato la sua mamma e il suo papà per i momenti di sconforto.

Ed ecco che il nostro protagonista è pronto a consolarsi e a consolare gli amici Pepe e Lollo che incontrerà nel viaggio. E con loro imparerà a vivere nuove avventure.

 

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